"[...] Al di là di una padronanza tecnica, di un affiatamento, di un respiro esecutivo capaci di stare alla pari con i blasonati gruppi stranieri, il Quartetto Klimt in questo CD dimostra di essere in grado di entrare nel meccanismo interiore di ciò che esegue, di penetrare la sua orbita senza esserne respinto [...] Si ascolti, a tale proposito, l'incipit del primo tempo dell'op.47, con il pianoforte che "accenna" e non "declama" per collegarsi idealmente al motto iniziale degli archi, creando quel ponte, quel collegamento ancora instabile che verrà rinforzato solo dalla "declamazione" (questa sì!) degli strumenti ad arco, oppure come il violoncello di Alice Gabbiani enuncia, con emozione, con palpitazione, il tema iniziale dell'Andante Cantabile della stessa pagina. E l'ardore, quasi l'incosciente spensieratezza alimentata dal fuoco passionale che solo un giovane può caricare nel pentagramma, che si avvertono nel Quartetto in Do minore, eseguito e fatto trasparire senza caricarlo di responsabilità tecniche che non sono e non potrebbero essere sue, ma esaltando la gioia, la voglia, il desiderio di fare musica insieme, per goderne e per farne dono altrui. Emozionante."
Andrea Bedetti, Audiophile Sound, Novembre 2015