Nel 1933, Arnold Schönberg definì Brahms “il Progressivo”: “Egli fu un grande innovatore nella sfera del linguaggio musicale”. Questo disco abbraccia l’intera parabola compositiva dell’Autore, partendo dalle Variazioni op. 9, composte a soli vent’anni, toccando poi il periodo centrale della sua produzione con le Rapsodie, e terminando con le composizioni che rappresentano il suo addio al pianoforte: le Fantasie e i Klavierstücke, scritte dopo i sessant’anni. Il filo rosso comune a questi brani è indubbiamente il loro caratteristico linguaggio musicale e la “potenza” Brahmsiana, riconoscibile a partire dalle prime note delle sue composizioni giovanili per essere ritrovata, senza contraddizioni, nell’intimità dei suoi ultimi lavori.
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